Le pieghe sinuose della
copertura in zinco del Riverside Museum di Glasgow s’inarcano ritmicamente
seguendo la sua doppia curvatura che, come l’estrusione di un tunnel, termina
sui due estremi con un taglio netto: un’estremità si apre sul paesaggio urbano,
l’altra si affaccia sul fiume Clyde e ricorda al visitatore la grande
tradizione cantieristica della città. Nel 2004 Zaha Hadid ha vinto il concorso
internazionale per il Museo Nazionale del Trasporto con un edificio a forma di
zeta che richiama la struttura di un capannone, segnato da una copertura a
falde che pare il risultato di distorsioni ed estrusioni.
Il museo è situato lungo il
fiume, a pochi minuti da una superstrada, dalla linea ferroviaria e da un
parco. L’ingresso principale che dà sul lato strada è parte di una facciata
larga 80 metri, in vetro nero. Di notte la grande vetrata diventa trasparente e
lascia riverberare la luce all’esterno mentre il telaio forma una sottile
filigrana. Di giorno invece il rivestimento della copertura in zinco grigio,
nitido, materico, dialoga con la luce naturale, tagliente e mutevole, di
Glasgow.
In un angolo all’interno del
museo, si trova un caffè a triplice altezza con uno spazio all’aperto, le cui
grandi vetrate panoramiche danno su un’area giochi con colline artificiali:
parte dell’intervento paesaggistico, e sulle rive del Clyde con l’Auditorium e
l’Hydro Arena di Foster. Infine, la pianta a zeta dell’edificio termina con una
curva finale oltre la quale si ritorna all’ingresso settentrionale. Al piano terra viene sfruttato al
massimo il movimento ritmico della forma dell’edificio e del soffitto,
disponendo efficacemente strutture e servizi lungo le ‘pieghe’ della pianta:
una lunga sequenza in cui troviamo, lungo la parete nord, negozi, ufficio
informazioni, toilette e spazio didattico, mentre lungo il lato sud si trovano il
caffè, altre toilette, una serie di ricostruzioni di negozi d’epoca e uffici.
Lo spazio centrale, libero da pilastri, è dedicato a mostre temporanee. Il
primo piano offre un ulteriore spazio espositivo con vista sulle esposizioni
del piano terra e, attraverso le ampie vetrate, sul panorama post-industriale
lungo le rive del Clyde.
Lungo il percorso, e vicino agli
ingressi, si può ammirare il panorama esterno che dal lato della città offre
una percezione vivida e diretta del traffico ferroviario e stradale. L’andamento
della copertura è la guida migliore per orientare il visitatore lungo il
percorso e il progetto nel suo insieme, con lo spazio pubblico integrato,
rappresenta un equilibrio funzionale fra un’espressione spaziale ermetica e
aperta, e dà vita al museo.
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