domenica 6 aprile 2014

Il bang "famoso"....il flusso

Le pieghe sinuose della copertura in zinco del Riverside Museum di Glasgow s’inarcano ritmicamente seguendo la sua doppia curvatura che, come l’estrusione di un tunnel, termina sui due estremi con un taglio netto: un’estremità si apre sul paesaggio urbano, l’altra si affaccia sul fiume Clyde e ricorda al visitatore la grande tradizione cantieristica della città. Nel 2004 Zaha Hadid ha vinto il concorso internazionale per il Museo Nazionale del Trasporto con un edificio a forma di zeta che richiama la struttura di un capannone, segnato da una copertura a falde che pare il risultato di distorsioni ed estrusioni.
Il museo è situato lungo il fiume, a pochi minuti da una superstrada, dalla linea ferroviaria e da un parco. L’ingresso principale che dà sul lato strada è parte di una facciata larga 80 metri, in vetro nero. Di notte la grande vetrata diventa trasparente e lascia riverberare la luce all’esterno mentre il telaio forma una sottile filigrana. Di giorno invece il rivestimento della copertura in zinco grigio, nitido, materico, dialoga con la luce naturale, tagliente e mutevole, di Glasgow.
In un angolo all’interno del museo, si trova un caffè a triplice altezza con uno spazio all’aperto, le cui grandi vetrate panoramiche danno su un’area giochi con colline artificiali: parte dell’intervento paesaggistico, e sulle rive del Clyde con l’Auditorium e l’Hydro Arena di Foster. Infine, la pianta a zeta dell’edificio termina con una curva finale oltre la quale si ritorna all’ingresso settentrionale. Al piano terra viene sfruttato al massimo il movimento ritmico della forma dell’edificio e del soffitto, disponendo efficacemente strutture e servizi lungo le ‘pieghe’ della pianta: una lunga sequenza in cui troviamo, lungo la parete nord, negozi, ufficio informazioni, toilette e spazio didattico, mentre lungo il lato sud si trovano il caffè, altre toilette, una serie di ricostruzioni di negozi d’epoca e uffici. Lo spazio centrale, libero da pilastri, è dedicato a mostre temporanee. Il primo piano offre un ulteriore spazio espositivo con vista sulle esposizioni del piano terra e, attraverso le ampie vetrate, sul panorama post-industriale lungo le rive del Clyde.

Lungo il percorso, e vicino agli ingressi, si può ammirare il panorama esterno che dal lato della città offre una percezione vivida e diretta del traffico ferroviario e stradale.  L’andamento della copertura è la guida migliore per orientare il visitatore lungo il percorso e il progetto nel suo insieme, con lo spazio pubblico integrato, rappresenta un equilibrio funzionale fra un’espressione spaziale ermetica e aperta, e dà vita al  museo.


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